Saturday, April 30, 2011

Giorgio Barbieri - La Gazzetta dello Sport, Italy, 6th July 1997

HE DIDN'T MENTION SAVATE SUPERPOWERS YUGOSLAVIA - CROATIA AND  SERBIA, PIONEERS OF SAVATE ????

http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/luglio/06/SAVATE_gm_0_9707061773.shtml

SAVATE

Vuol dire "ciabatta" e nell' 800 era il nome delle risse a suon di calci nei sobborghi di Parigi. Poi le regole della boxe francese, che e stata pure sport dimostrativo ai Giochi del 1924, sono state codificate. E oggi, in Italia, i savateur sono oltre 3.000

L' abito, si sa, non fa il monaco, perche se cosi fosse i savateur potrebbero essere scambiati per dei ballerini della Scala. E neppure le origini rendono giustizia, perche la culla delle arti marziali e l' Oriente e i moderni sport da combattimento sono made in Usa. Ma Louis Vigneron , forse, tutto questo non lo sapeva. Lui, tornitore meccanico parigino di 100 kg di peso omogeneamente distribuiti in 198 cm di altezza, aveva speso alcuni anni della sua vita a studiare uno sport in cui le tecniche della boxe inglese ben si combinassero con i calci. Ci riusci tanto che, nonostante la stazza, esprimeva un combattimento agile e senza dubbio efficace. Il pubblico apprezzo gli incontri di piazza con Vigneron protagonista e in molti vollero imitarlo. Fu cosi che la savate (o boxe francese) pote farsi conoscere in tutta la Francia : fino ad allora era uno sport da combattimento riservato a un' elite della societa, quella parte della borghesia transalpina molto attenta al codice cavalleresco e allo stile di un combattimento, piu che allo scontro fisico. Una caratteristica che ancora oggi la savate conserva, premiando gli atleti che riescono a esprimere una certa "classe". E questa motivazione spesso e sufficiente a spingere i "cugini" della kick boxing e della thai boxe , discipline che maggiormente hanno beneficiato del traino cinematografico di Jean-Claude Van Damme e soci, a modificare lievemente la tecnica e le regole del gioco per cimentarsi anche nella boxe francese, poiche in sostanza sono tre modi distinti di praticare lo stesso sport. La storia La savate nacque all' inizio dell' Ottocento . All' epoca il termine savate stava a indicare in modo dispregiativo la ciabatta , e il primo a usare questo slang, per qualificare le risse giovanili nei sobborghi parigini fatte di grandi calcioni, fu un certo Michel Casseux , che cerco di codificarne gli schemi e le tecniche. Un suo allievo, tale Charles Lecour , ne raccolse l' eredita e ai calci abbino i pugni della boxe inglese e dalla loro sintesi nacque la boxe francese. Fu proprio con l' inserimento della noble art che pure la borghesia d' Oltralpe si avvicino alla boxe francese, tanto poi da condividerne le tecniche e far proprio un certo modo di combattere nelle sfide d' onore. Ma non solo. Non di rado, infatti, capitava di assistere a incontri pubblici dove i contendenti non erano solo savateur, ma anche praticanti di altre discipline, prima fra tutte la boxe inglese. Tra i piu abili savateur del tempo, le cronache ricordano il gia citato Louis Vigneron, che con le sue esibizioni fece parlare molto della savate. Ma occorre attendere Joseph Pierre Charlemont , qualche anno piu tardi, per assistere a una pratica di massa. Costui inizio a praticare la savate fin da giovane e quando divenne maestro d' armi, appena ventiduenne, la introdusse nell' esercito francese come metodo di combattimento corpo a corpo per i soldati. Fu proprio lui tra l' altro a pubblicare il primo testo, ponendo le basi del metodo che prese il suo nome: il metodo Charlemont. A lui segui il figlio Charles , che continuo nell' opera di divulgazione iniziata dal padre, anche se dopo il leggendario match del 23 ottobre del 1899, vinto sul pugile Jerry Driscoll , la savate agonistica di allora subi sostanziali modifiche. La massima popolarita la raggiunse con l' Olimpiade di Parigi del 1924, quando venne presentata come sport dimostrativo. La tecnica La savate moderna e composta da tutti quei colpi di pugno e di calcio specifici delle discipline da combattimento e delle arti marziali . In particolare, le tecniche di pugno derivano dalla boxe inglese: diretti, montanti , ganci, oltre agli swing, i classici colpi risolutori da k.o. e, proprio come nella boxe, i pugni (portati con guantoni di 8-10 once) non possono essere tirati sotto la linea della cintura. Le tecniche di calcio, invece, hanno notevoli affinita, se non addirittura identita, con i colpi della kick boxing e delle arti marziali. Pero i calci (frontali, laterali, circolari, dai suoni romantici come revers, tournant, chasse, fouette) possono essere sferrati contro l' avversario a qualsiasi altezza, dalla tibia al capo, a eccezione della nuca, dei genitali e della parte frontale delle ginocchia e dove la peculiarita e quella di colpire solo con i piedi, protetti da una particolare scarpetta , e non, per esempio, con la tibia. Gli incontri Tre sono i generi di competizione: l' assalto , ovvero il primo approccio al combattimento agonistico, dove hanno valenza soprattutto lo stile e la qualita della tecnica rispetto all' efficacia, tanto che non e previsto il k.o. (questo tipo di combattimento dura 3 round di 2 minuti ciascuno); il precombattimento o combattimento di seconda serie, dove per attenuare l' effetto dei colpi a contatto pieno e previsto l' utilizzo del caschetto e dei paratibie; quindi il combattimento di prima serie, dove e ammesso il knock out e durante il quale gli atleti combattono solo con i guantoni, oltre al paradenti e alla conchiglia: a questo livello gli incontri hanno una durata che varia dai 3 ai 5 round, e ognuno di 60", 90" e 120" a seconda dell' eta, del peso e dell' esperienza agonistica. Al termine dell' incontro i giudici (da 3 a 5) assegnano la vittoria sulla base di una valutazione generale, dove le tecniche di calcio, per la loro difficolta, hanno un' incidenza superiore. I gradi Al posto delle tradizionali cinture colorate i savateur portano sull' accademica (la divisa coi colori del club) uno stemma con un guanto stilizzato. Esistono i guanti colorati, che indicano il livello degli atleti (blu, verde, rosso, bianco e giallo) e i guanti d' argento , per tecnici e atleti di lungo corso, distinti in primo, secondo e terzo grado. DOVE PRATICARLO In Italia la savate e diffusa soprattutto in Liguria e in Lombardia, seguite dal Lazio, dalla Puglia e via via tutte le altre regioni per un totale di oltre 3.000 atleti di 300 club. All' estero, invece, oltre che in Francia la savate e molto praticata in Belgio, Russia, Olanda, Spagna, Ungheria, Polonia e Germania. Considerevole poi la presenza in Senegal, negli stati magrebini e negli Usa. Tra i migliori azzurri a livello internazionale vi sono Massimiliano Greco (campione d' Europa cat. 79 kg) e Alfredo Genchi (vice campione d' Europa, cat. 63 kg). Per informazioni sulle palestre italiane rivolgersi all' Unione italiana boxe francese savate (UIBFS), via Melzo 9, 20100 Milano (tel. 02/29409080). LE REGOLE D' ORO Ecco i consigli di Michele Greco, detentore del titolo europeo: 1 fate molto stretching, in modo da sviluppare un' ottima elasticita muscolare. 2 curate attentamente la base: guardia, pugni e calci. solo cosi potrete diventare degli ottimi atleti in poco tempo. 3 cercate di sviluppare le tecniche con qualcuno piu bravo di voi: si apprende molto di piu. 4 ogni tanto fate anche dello "sparring", possibilmente con il vostro istruttore, facendo sempre uso delle protezioni.

testo di Giorgio Barbieri

No comments: